N ato il 23 settembre 1913 a Milano, Sante Pogliaghi fu una figura monumentale nel campo della costruzione italiana della bicicletta da corsa e uno dei costruttori piu longevi. Il padre fervente socialista, che amava suonare il piano, leggere i giornali e discutere di politica, lavorò er un certo periodo come fattorino in bicicletta ma non vedeva di buon occhio che il figlio ci corresse. Al contrario, cercò di impedirglielo pensando che  avrebbe danneggiato la sua salute e lo avrebbe ostacolato nell’intrapendere un lavoro più redditizzio. Sante quindi doveva escogitare il sistema di farlo senza farsi vedere. Nascondeva così la sua preziosa bicicletta a casa di un amico fidato e la domenica raccontava al padre dicendogli che andava a ballare. La prima volta che vinse una gara ciclistica e tornò a casa con un trofeo e cinque Lire d’argento, il padre gli strappò il diploma e lo colpì in testa con la coppa, ma gli lasciò i soldi. Nel 1942 Sante, all’età di 11 anni, entrò nell’officina dello Zio Brambilla come assistente meccanico. Negli anni a seguire studiò sia disegno meccanicoche economia aziendale. Negli anni 30, finito il servizio militare lavorò come meccanico nel circuito europeo della “6 giorni”. In quegli anni lo zio Brambilla lo mandò a fare esperienza come telaista in Legnano e Bianchi. Nel 1943, si unì ai partigiani nella lotta per la liberazione dalla dittatura nazi-fascista prendendo parte ad azioni militari sulle montagne intorno a Milano. Nel 1946 tornò a lavorare con lo zio rilevandone l’attività pochi anni dopo….   Continua! 

Tratto dai:  Quaderni Eroici  Artigiani costruttori di bici nel periodo Eroico (frameteller.it)

B orn on 23 September 1913 in Milan, Sante Pogliaghi was a monumental figure in the field of Italian bicycle racing and one of the longest-lived builders. His fervent socialist father, who loved playing the piano, reading newspapers and discussing politics, also worked as a bicycle messenger for a while but did not look favourably on his son’s racing. On the contrary, he tried to prevent him from doing so, thinking that it would damage his health and hinder him from taking up a more lucrative job. Sante therefore had to devise a way of doing it without being seen. So he hid his precious bicycle at a trusted friend’s house and on Sundays told his father that he was going dancing. The first time he won a bicycle race and came home with a trophy and five silver lira, his father tore off his diploma and hit him over the head with the cup, but left him the money. In 1942, at the age of 11, Sante joined uncle Brambilla’s workshop as an assistant mechanic. In the following years he studied both mechanical drawing and business administration. In the 1930s, he finished his military service and worked as a mechanic on the European ‘6-day’ circuit. In those years, his uncle Brambilla sent him to gain framebuilding experience at Legnano and Bianchi. In 1943, he joined the partisans in the fight for liberation from the Nazi-fascist dictatorship by taking part in military actions in the mountains around Milan. In 1946, he returned to work with his uncle, taking over the business a few years later…. Continue!

Tratto dai:  Quaderni Eroici  Artigiani costruttori di bici nel periodo Eroico (frameteller.it)