Telaio monoscocca con saldature in acciaio a fusioni ne e foderi rinforzati con congiunzioni invisibili, sezioni tubi ridotte sul trapezio anteriore (basti pensare il cannotto sella da 22), mentre sul posteriore tubi a D tipici anni 20, sul classico strettissimo diapason, marchio di fabbrica piemontese, e forca a steli maggiorati e forcellini semichiusi con tipica testa a biscotto maino forata.

Parti bianche nichelate, carter a bagno d’olio, guarnitura tipica GMA con entrambe le pedivelle alleggerite sulla parte interna marchiate in corsivo, movimento centrale marcato M26 con oliatore, freno posteriore parzialmente interno e frenata bassa, anteriore esterno. Mozzi con oliatori marcati a stampatello, pedali a barra unica Maino, con gommini Pirelli, scudo anteriore in ottone rivettato, fregio manubrio smaltato Maino, profilo neri contornati rossi ai cerchi. Completavano l’opera gli innovativi cerchi 28 1 5/8 e tutti i rivetti in ottone ribattuto, che rendevano la macchina perfettamente bilanciata in linea, stile eleganza e guidabilità.

Dotazione: manopole a due pezzi e manopolini in osso, bronzino anni 20 a campana, paramanubrio Amba, gruppo luce Dansi oscurato, gemma melograno, saltafossi con brev, tassa velocipedi 1926, parte post para bianco così come disposto, sella in cuoio tipo lusso a molle, santino portafortuna, pneumatici Pirelli 28 1.75 ballon.