“La più bella e perfetta bicicletta costruita attualmente nel mondo intero”
così recitava il catalogo per un modello top di gamma dell’epoca caratterizzato da:
- telaio mis. 58 e forcella con congiunzioni invisibili e spostamento forcellino posteriore per alloggiamento carter
- freni a leve completamente interne al telaio, brevettate, di cui quello anteriore nascosto tra i foderi della forcella
- mozzi con 40 raggi al posteriore e 32 raggi all’anteriore, dotati di oliatori a cappuccio Bianchi, cosi come movimento centrale
- oliatore a lancetta per freneria interna e serie sterzo presente sulla parte frontale del telaio
- parafanghi a “schiena d’asino”
- copricatena chiuso
- manopole e manopolini in corno
- pedali a centro intero con oliatore a lancetta e gommini B Pirelli Stella
- sella Bianchi Aquila in lamina di cuoio
- filetti ai cerchi e decal Aquila
- ruote Pirelli 28 x 1 1/2
- gruppo luce Robert Bosch tipo W1 prima serie
- parti bianche finemente nichelate e punzonatura “25” in telaio e parti meccaniche
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