Registro Storico Cicli
Scheda: n° 001
Marca: Rogledi
Modello: Corsa
Numero di telaio:  –
Anno di Produzione
1927
Proprietario: Marcello Ottola
Caratteristiche modello:
La miriade di marchi locali che costellava il nostro BelPaese ci porta direttamente, attraverso il ritrovamento ed il restauro di questa bellissima bicicletta corsaiola, nell’Oltrepò Pavese e precisamente a Stradella, un comune che all’epoca contava circa 9000 abitanti, un migliaio dei quali impegnati nella produzione di rinomate fisarmoniche, decantate anche da Paolo Conte nel primo 45 giri della sua carriera “La fisarmonica di Stradella”. E questa bicicletta porta proprio il nome di uno dei maggiori produttori di fisarmoniche della città: Rogledi! Paolo Rogledi costruiva fisarmoniche, un altro Rogledi (o forse lo stesso?) costruiva nel 1927 oggetti che sono ugualmente musica per le nostre orecchie! Questa splendida bicicletta ad esempio, che racchiude tanta tecnologia dell’epoca, al pari di blasonatissime case concorrenti. Cominciamo a descriverla dal bel telaio a tubi grossi con forcella sciabolosa, attacchi per le aste dei parafanghi sul forcellino al posteriore e sul fodero basso all’anteriore e oliatore al movimento centrale. Il forcellino posteriore ha la tipica forma per ospitare un mozzo giroruota, che infatti notiamo subito date le grosse dimensioni, marcato Rogledi esattamente come quello anteriore. Stessa firma anche sulla stretta guarnitura a 44 denti, con pedivelle alleggerite, che di strada deve averne fatta parecchia osservando anche i suoi bellissimi pedali a sega, usurati ma ancora in pieno servizio. Il sistema frenante fascettato è composto da una bella coppia di Victoire (license Bowden), probabilmente prodotti in Italia su licenza Bowden, azionati da 2 robuste leve in ferro sul manubrio coevo. Completano l’allestimento i parafanghi con gemma rifrangente a melograno, poi dipinti di bianco come la legge del 1940 imponeva, di misura stretta, come stretti sono i cerchi in ferro che monta. Ottimo lavoro quello di Marcello Ottola, che si è premurato, durante la fase di restauro, di rimuovere integralmente la vernice azzurrina posticcia che voleva farla assomigliare a una Bianchi al momento del ritrovamento e che copriva le tracce del verde che in realtà le apparteneva. Falsa identità che certamente non meritava perché ha fatto di Stradella città di splendide biciclette da corsa, oltre che di pregiate fisarmoniche.
Caratteristiche restauro:
Conservativo in tutte le sue parti. Eseguito smontaggio completo, pulizia di ogni singolo componente e rimozione vernice posticcia dal telaio, rimontaggio. Aggiunto manubrio coevo.

 

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