Registro Storico Cicli
Scheda: n° 001
Marca: Cicli Battista Giuntelli
Modello: Modello 1951 Sport per Signora
Numero di telaio:    – 
Anno di Produzione
1951
Proprietario: A. Castelli
Caratteristiche modello:

Provenienza: Acquistata da Diego Polotti.

Giuntelli, terza astigiana per importanza dopo la Gerbi e la Prina, è un marchio creato negli anni ’40 da Battista Giuntelli. I Fratelli Giuntelli iniziarono la loro carriera sportiva nei primi anni ’20 e terminarono nel 1935-’36. Nel 1925 diventarono nello stesso periodo professionisti, conseguendo vittorie e piazzamenti degni di nota. All’inizio degli anni ’30 si trasferirono in Francia, a Nizza, prima Battista e poi Marco, dove continuarono la loro brillante carriera, con comparse in Italia solo per svolgere alcune corse. E proprio a Nizza, dove i fratelli divennero presto corridori famosi grazie ai loro risultati sportivi, Battista aprì la sua prima bottega, col supporto del fratello Marco. Corsero oltre che in Italia e Francia, anche in Germania e Spagna. Difesero i colori di grandissime squadre: Atala, Dei, Prina, Bianchi, Mifa e Opel (Germania), Touring (Spagna). Marco, tornato nel 1939 in Italia, aprì una bottega di Cicli ad Asti in C.so Vittorio Alfieri, con annessa officina per la costruzione di Cicli Marco Giuntelli. A lui si deve dunque la creazione del marchio Giuntelli. Si occupava di riparazioni e preparazione di cicli per i suoi corridori, oltre a vendere anche marche prestigiose come le torinesi Frejus e Benotto. Il fratello Battista rientrò ad Asti nel 1946, e aprì una bottega in via Camillo Benso di Cavour con officina poco distante dove costruiva bici a suo nome oltre a vendere marchi famosi. Entrambi i marchi rimasero attivi fino ai primissimi anni’60, furono anche “patron” di due squadre di corridori (allievi e dilettanti) che correvano con i loro colori. Dopo la scomparsa dei fratelli Giuntelli negli anni ’60, le biciclette col loro marchio continuarono ad essere prodotte dai loro operai e rispettive famiglie. 

Caratteristiche modello:

Telaio a tubi paralleli in origine color verde brillante, col tempo sbiadito quasi completamente, ne rimangono tracce sulla parte della forcella coperta dalla staffa della dinamo e in alcuni punti dei forcellini e del carro basso. Parafanghi (anteriore aerodinamico) in ottone cromato, cerchi in alluminio Ambrosio da 26×1 3/8, raggiati su mozzi Cidneo, manubrio Ambrosio in acciaio cromato, leve freno in alluminio integrate nelle manopole, freni Bowden, pedali sportivi in alluminio e feltro, gruppo luce Regina Vulcania. Il carter reca la decal del venditore: De Marie, Ferrere nel Monferrato a pochi km da Asti.

Integrazioni, sostituzioni e riparazioni:

–  Pneus Michelin World Tour (Made in France) da 26×1 3/8 neri;

–  Campanello Comet;

–  Restauro sella.

Caratteristiche restauro:
Restauro conservativo eseguito dal proprietario

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