Il catalogo del 1934 riporta: Bianchi mod. “Bovet” Modello per corsa su strada – Speciale costruzione extra leggera. Cerchi in legno. Gomme tubolari. Parafanghi in alluminio. Doppio pignone. Pedali corsa Bianchi. Dadi a galletto per il cambio rapido del rapporto. Oleatore al tubo del telaio. Verniciatura celeste Bianchi. Telaio cm 56. due freni a trasmissione flessibile. Prezzo L. 485“.
Il modello nella scheda è montato come da catalogo. Monta il cambio F.lli Nieddu “Vittoria” con tre rapporti Regina mod. Bianchi, freni Universal “Sport”, manubrio in ferro con manopole in gomma Pirelli, sella in cuoio Bianchi. Le ruote hanno mozzi SIAMT in ferro a 36 raggi e cerchi in legno per tubolari. Completano il tutto i parafanghi in alluminio verniciati in tinta con il telaio leggerissimo in acciaio con le bellissime e caratteristiche congiunzioni Bianchi con serie di sterzo integrata.
Interessante notare le tracce di vernice bianca sul parafango posteriore. Potrebbe infatti significare che la bici è stata utilizzata durante il secondo conflitto mondiale perché in quel periodo era obbligatoria quella particolare verniciatura per migliorare la visibilità dei velocipedi che di notte non potevano usare fanali per via dell’oscuramento imposto dal coprifuoco.
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