La bicicletta in questione, caratterizzata da congiunzioni finemente lavorate in particolare al tubo obliquo e testa di forcella a lame, mostra chiare intenzioni sportive. E’ un modello molto alleggerito con parafanghi, carter, manubrio, tubo sella in duralluminio. Anche i piccoli dettagli sono stati curati e alleggeriti: perno del movimento centrale e chiavelle forate. Ottima la ciclistica piemontese composta da pedivelle e corona Way Assauto, mozzi Siamt, pedali FOM. Freni Balilla e manubrio Ambrosio in alluminio a leve rovesce completano l’allestimento proveniente dal territorio circostante. Curiosa la targhetta degli stabilimenti Fiat applicata sullo sterzo che contiene numero e nome del proprietario. Fanale con corpo in alluminio e parabola gialla, maniglia saltafossi in alluminio e campanello monotono molto essenziale, un bel lucchetto bloccaraggi di tipo sport e un parasella costituiscono accessori azzeccati al modello e al periodo. Per la datazione credo non si sbagli inquadrandola negli anni 40, terremo come riferimento il 42 ritrovato nella calotta del movimento centrale. Il numero di telaio è riportato oltre che sulla forcella, anche sulla congiunzione sella. 

In coda alla galleria, troverete le immagini delle squadre Bianchi 1915 e Legnano 1930 con i fratelli Gremo, estratte dai rispettivi cataloghi di marca, consultabili nella biblioteca RSC nella sezione riservata gli associati.